CRONACA Mercoledì 28 Febbraio 2001

I GIOVANI DI SOCRATES ED ERASMUS
AMBASCIATORI DI TORINO

«Welcome party» per gli studenti universitari stranieri ieri sera nell’aula magna dell’Università degli Studi: il sindaco, Valentino Castellani, il rettore dell’ateneo di via Po Rinaldo Bertolino e il pro-rettore del Politecnico Maurizio Pandolfi hanno dato insieme il benvenuto a circa 150 ragazzi, arrivati da tutta Europa per studiare in città con i programmi di scambio tra atenei chiamati «Socrates» ed «Erasmus»: ragazzi che, una volta tornati a casa, diverranno più o meno consapevoli «ambasciatori» della città, incoraggiando (o no), a seconda della bontà della loro esperienza, amici e parenti a visitare Torino. Per questo l’Associazione Torino internazionale, che ha promosso l’incontro di ieri e consentirà ai ragazzi di visitare gratuitamente il Museo del cinema e la Gam, d’ora in poi inserirà in un database i loro recapiti. Saranno perennemente informati, nei prossimi anni, delle iniziative culturali subalpine, e dei mutamenti che interessano il nostro territorio. Il sindaco ha accolto gli studenti stranieri che stanno trascorrendo alcuni mesi nei due atenei (ne arrivano circa 600 l’anno) invitandoli, oltre ad assaggiare il cioccolato, a non perdere l’autoritratto di Leonardo da Vinci: «Artista e scienziato che rappresenta la metafora della nostra città, pensata come capitale e caratterizzata dal fatto che qui fantasia e creatività, umanesimo e scienze sociali, si sposano con la tecnologia, la scienza e l’industria. Qualche esempio? Sono nati qui il cinema e la televisione, che ben sintetizzano la fusione tra arte e tecnica». Prima di brindisi e salatini, il saluto dei due atenei, con il benvenuto cordiale di Bertolino e Pandolfi, e la consegna a tutti i ragazzi di una cartellina colma di proposte artistiche e ricreative, ma anche di suggerimenti logistici per vivere a pieno le possibilità offerte dalla città. Nei discorsi ufficiali, nessuno ha sfiorato la nota dolente sulla carenza di aiuto che, storicamente, ricevono gli studenti stranieri per trovare casa durante i mesi di permanenza a Torino: gli atenei, certo, non sono agenzie immobiliari, ma ai ragazzi tocca spesso orientarsi pressoché da soli nella giungla del mercato immobiliare privato. Problema ben noto al sindaco Castellani: «Una prima risposta arriverà, entro un anno, al momento della consegna della foresteria del Lingotto, finanziata con fondi europei e comunali: avrà 240 posti letto, una metà in camere doppie e il resto in stanze per 3 o 4 persone, e sarà dedicata interamente ad ospitare stranieri». Una seconda chance arriverà più avanti, con le residenze olimpiche che saranno trasformate in parte in collegi. Fino ad allora, i due atenei faranno il possibile: il Politecnico ha recentemente aumentato l’offerta di servizi e la qualità dell’assistenza ai ragazzi, e l’Università sta in parte riorganizzandosi dopo aver rescisso la convenzione con un ente che fino allo scorso anno fungeva da mediatore proprio per procurare casa. [g. fav.]

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